Non è mio uso, ma qui si legge di una non banale intervista

“Di come Edgar Letfall sconfisse l’Impostore (per quanto ci è dato di sapere)” ha iniziato il suo viaggio tra gli umani. Alcuni hanno cominciato a parlarne e scriverne. Pubblichiamo in questo articolo una bella recensione e un articolo/intervista interessante ai danni del trascrittore umano, Carmine Cristallo Scalzi, autore anche delle illustrazioni che Egli ha avuto modo di copiare dai testi originali solo a lui mostrati.”

Ecco a voi l’estratto iniziale dell’intervista ( Articolo completo cliccando QUI )

Carmine Cristallo Scalzi: “La creatività è come l’antidoto ad una malattia”

di Alessia Tommasini

“Nato a Catanzaro, dopo dodici anni di studi classici di pianoforte si accosta agli altri strumenti divenendo polistrumentista. Contestualmente disegna su fanzines culturali e fumettistiche locali per poi esportare il suo modo di comunicare a Bologna. Qui, durante il percorso universitario (si laureerà in seguito in Giurisprudenza) segue corsi e accademie di Recitazione, direzione della fotografia e regia (non solo in Italia), partecipa contestualmente a festival musicali con alcune band indie-rock di cui è leader. Poi, a Roma, si specializza in Regia cinematografica realizzando alcuni cortometraggi, prende parte per alcuni anni in qualità di attore ad alcune fiction televisive e infine realizza come sceneggiatore e regista il lungometraggio “A volte nel buio, sometimes in the dark”, opera visionaria che intreccia alcune caratteristiche di film di genere insieme a quello di film d’autore. È attivo anche come cantautore: potete ascoltarlo su Spotify e sul suo canale YouTube. “Di come Edgar Letfall sconfisse l’Impostore (per quanto ci è dato di sapere)” è il suo ultimo romanzo illustrato, cui seguirà, oltre la versione cartacea, la versione inglese, l’audiolibro e la versione animata.

Ci racconti come è nata l’idea di realizzare il libro “Di come Edgar Letfall sconfisse l’Impostore (per quanto ci è dato di sapere)”?


Da qualche anno ho iniziato la stesura del progetto di romanzi illustrati “Mitologia Elfica”, un complesso narrativo immaginifico ambientato nel mondo del Nascondiglio, Regno abitato da creature mutuate dal folklore favolistico mondiale reinventato attraverso la mia personale sensibilità. All’interno di questa sorta di manuali etnologici descrivo le varie Razze che compongono il Nascondiglio e, nel farlo, cito la letteratura di quei luoghi magici. Da qui la necessità di rendere reali le fonti alle citazioni cui rimando nei libri, in modo quindi da creare una geografia letteraria credibile. “Di come Edgar Letfall sconfisse l’Impostore (per quanto ci è dato di sapere)” è il primo di queste opere, una favola che parla del passato antico di quei misteriosi popoli e che simboleggia un opera assolutamente imprescindibile nell’universo immaginario del Nascondiglio.

Ti occupi e lavori in vari ambiti, nella regia, nella scrittura, nella musica e nell’illustrazione: c’è un settore che preferisci e in cui ti trovi più a tuo agio? Perché?


Ogni ambito Artistico mi rappresenta ed è totalizzante. Difficile dire cosa abbia sopravvento di volta in volta. Anzi, è sempre forte la voglia, anzi, la necessità di riunire sotto una unica forma tutti quei componenti che considero vitali. Ad esempio quanto al libro su Edgar Letfall ho già un piano di sviluppo di sceneggiatura pronto per farne un opera audiovisiva, ne ho creato il tema, la musica e le animazioni per la versione interattiva e audiolibro (traccia che si può ascoltare nel trailer sul mio canale YouTube). Credo insomma che l’Arte debba essere vissuta in modo olistico e l’Artista stesso, quale medium, debba appropriarsi quanto possibile di ogni elemento di espressione per riuscire a comunicare a 360 gradi cinesteticamente.”

  • Continua a leggere l’intervista su cliccando QUI

Devotamente,

Boemiano De Splendori

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